“La pida se parsot la pis un po’ ma tot” questo è uno dei tanti detti sulla piadina romagnola.
Da ‘zdora provetta, oggi vorrei insegnarvi come riproporre questo fantastico piatto anche nelle vostre case. Prima di iniziare, vorrei spendere due parole sulla scelta della spianatoia e del mattarello, non lesinate sulla qualità! Mi spiego, le vere sfogline usano mattarelli anche di 1 metro e spianatoie lunghe 2, quindi (spazi permettendo) cercate sempre di lavorare nel grande e preferite sempre e solo legno di qualità. Plastica e siliconi sono più igienici, per chi “non è troppo attento in cucina”, ma non conferiranno mai la stessa porosità e rugosità all’impasto.
Detto ciò, vediamo come preparare la piadina che ha reso la Romagna famosissima in tutto il mondo. Gli ingredienti sono pochi e, come spesso succede per i grandi piatti, sono di origine umile: farina, strutto e sale.
Ingredienti per 4 piadine:
- 250 g di farina 0,
- 70 g di strutto,
- sale di Cervia,
- un pizzico di bicarbonato,
- acqua tiepida
Impastate a mano per una decina di minuti, dopodiché formate una palla, copritela con della pellicola e lasciatela riposare a temperatura ambiente per almeno un’ora.
Trascorso il tempo, dividete l’impasto in 4 parti uguali. Con l’aiuto di un mattarello stendete le piadine dello spessore che preferite. Io le adoro più paffute e spesse, circa 3 mm.
Scaldate una piastra liscia di ghisa o di ferro sul fuoco e solo quando sarà rovente cuocete le piadine 1 o 2 minuti per lato.
Se le piadine dovessero gonfiarsi, bucatele coi rebbi di una forchetta. Servitele subito calde accompagnate da affettati e formaggi. Bon appétit!
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